Partiamo dal presupposto che la stragrande maggioranza dei cittadini giapponesi paga l’affitto secondo come è stato stipulato il contratto tra loro e il proprietario o agenzia ma, ci possono essere casi di negligenza nei pagamenti in conseguenza a tanti fattori, un esempio è la pandemia molti giapponesi hanno perso il lavoro quindi la possibilità di far fronte alle spese di un affitto.
Cosa succede se non viene pagato l’affitto in Giappone? Quale procedura viene attuata per salvaguardare il proprietario dell’immobile?
Quando non viene più pagato l’affitto di una l’appartamento l’unica scelta che rimane al proprietario è rivolgersi ad un tribunale e tramite un avvocato avviare un procedimento legale che porterà allo sgombero della casa in questione.
Bisogna tener presente che un’avvocato ha un costo medio di 250.000 yen per il proprietario di casa che avvia la procedura mentre per gli affittuari, in generale, devono solo presentarsi in tribunale senza dover spendere soldi.
Il tribunale giapponese non prende in considerazione tutti i mancati pagamenti ma attende un minimo di 3 mesi per avviare tutte le carte, qui la cosa si fa interessante. Ogni mese c’è una udienza in tribunale l’affittuario può promettere di pagare un extra per compensare i mancati ritardi, può mostrare riconvenzionale spuria, ad esempio, su un problema di mantenimento. Può chiedere la mediazione.
Ci vogliono circa 4-6 mesi prima che il tribunale emetta un avviso di sfratto. Se l’affittuario utilizza tattiche di ritardo, questo può durare 9-12 mesi. Se il proprietario di casa o il tuo avvocato commettete un errore burocratico, probabilmente dovrete iniziare il vostro caso dall’inizio.
E se il proprietario preso dalla rabbia decide di farsi giustizia da solo nei confronti l’affittuario, cioè per esempio cambiando serrature o interrompendo la fornitura di acqua e luce o gas , ce anche il rischio di perdere la causa.
Diciamo che siamo giunti al processo di sfratto, il quale non significa che ci sia un’immediata reazione da parte dell’inquilino nel lasciare la proprietà di fretta e furia. In questo caso il tribunale nomina un negoziatore che dovrà decidere con l’affittuario la procedura di sfratto.
Ma se l’affittuario non collabora?
Il negoziatore assumerà un fabbro, sempre nominato dal tribunale , il quale aprirà legalmente la porta dando modo così al negoziatore di fare l’inventario di tutto quello che si deve rimuovere. Con l’inventario si va in tribunale per nominare una società di traslochi che si prenderà carico dello sfratto, l’intero procedimento potrebbe richiedere altri due mesi.
Il giorno della sfratto si possono presentare fino a una dozzina di persone per effettuare lo sfratto vero e proprio, la società che conserverà tutto quello che verrà tolto dall’appartamento deve essere nominata dal tribunale, i costi dell’affitto dello spazio di mantenimento sono a carico del proprietario di casa il quale comunque non potrà avere accesso ne vedere cosa è stato preso dall’appartamento fino a quando non verrà dichiarato l’abbandono e quindi l’azienda da il permesso al proprietario di casa di metterci le mani ed eventualmente vendere e smaltire a spese sue quello che troverà. Questa procedura ha dei costi base di 500.000 yen.
Tirando le somme sfrattare un abusivo in Giappone può essere un procedimento lungo e costoso. Da quello che avete letto potete capire perché un’agenzia immobiliare si prende tante precauzioni prima di affittare un appartamento, la garanzia del lavoro ben retribuito, quanti stipendi ci sono nella famiglia, quanti soldi in banca e la caparra con gli anticipi, ecc. In molti casi viene richiesto anche un garante che in caso di mancato pagamento dovrà subentrare al posto dell’inquilino per coprire l’eventuale cifra.